Il tarassaco
Proprietà e benefici

Biocenter Srl

Il tarassaco è una pianta spontanea perenne che cresce un po’ dovunque. Forse è più conosciuta con il suo nome popolare, “dente di leone”, o “soffione” per i bambini che si divertono a raccogliere le “palline” per soffiare via gli ombrellini che volano leggeri.
Oltre ad essere molto carina, grazie ai suoi fiori gialli, che poi si trasformano, appunto, nei soffioni, il tarassaco è una pianta officinale preziosissima, dalle molteplici proprietà. È persino commestibile, in ogni sua parte: fiori, foglie e radici.

Le proprietà del tarassaco


Al tarassaco vengono riconosciute molte proprietà benefiche che possiamo sfruttare per il nostro benessere, soprattutto a livello digestivo.
Il tarassaco, infatti, ha proprietà coleretiche e colagoghe, ovvero aumenta e facilita la secrezione della bile con conseguenti effetti benefici sul fegato e sulla digestione, oltre che proprietà diuretiche – per questo in alcune parti d’Italia viene chiamato anche “piscialetto” o “pisciacane” – e blandamente antinfiammatorie.

I prodotti a base di tarassaco


In erboristeria si possono comprare tisane già pronte, tintura madre e foglie e radici di tarassaco essiccate per preparare infusi e decotti.
Ma, visto che cresce spontaneamente ovunque ed è molto facile trovarlo – il suo fiore lo rende facilmente riconoscibile – si può anche raccoglierlo ed essiccarlo, facendo attenzione a selezionare come luoghi di ricerca spazi lontani dal traffico e da fonti di inquinamento.
Per i problemi digestivi si può assumere un decotto o un infuso di radice di tarassaco 3-4 volte al giorno.
Per lo stesso problema si possono prendere anche 35 gocce di tintura madre subito dopo i pasti.
Per sfruttarne l’azione diuretica, invece, si assume il decotto o l’infuso di radice di tarassaco da solo o in combinazione con altre erbe.

Il tarassaco è considerata una droga sicura, ma può essere controindicato nei soggetti che hanno problematiche quali ostruzione dei dotti biliari, calcoli biliari, malattie del fegato, ulcera peptica o alti livelli di potassio nel sangue.

Il tarassaco in cucina
Abbiamo detto che del tarassaco è possibile mangiare ogni parte.
Le foglie si possono mangiare crude in insalata o cotte – con il loro sapore amarognolo sono buone da sole o in mix con altre erbe. Sono ottime come ripieno per i ravioli, nelle frittate e nelle torte salate.

I boccioli si mangiano prevalentemente crudi nelle insalate, ma sono buoni anche leggermente scottati in acqua. Possono persino essere conservati sottaceto.
I fiori aperti vengono utilizzati più che altro per il loro aspetto decorativo, ma sono anch’essi una risorsa: vi si prepara, infatti, uno sciroppo conosciuto come miele di tarassaco.

La radice, infine, può essere consumata cruda, tagliandola sottilissima, oppure può essere cotta al forno o lessata. Ma non solo: con la radice di tarassaco tostata e macinata si prepara il caffè di tarassaco.








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